Il SuperBonus si sta rivelando un ottimo strumento, non solo dal punto di vista del recupero del patrimonio immobiliare del paese, ma anche nel sanare tutta una serie di abusi che nel corso dei decenni hanno caratterizzato molte strutture in Italia.

 

SuperBonus110: Abusi Edilizi e Condomini

 

 

Come abbiamo già trattato in altre pubblicazioni, la presenza di abusi edilizi non sanati produce la decadenza immediata delle agevolazioni fiscali. Considerato lo stato del patrimonio edilizio Italiano, il legislatore si è trovato costretto a modificare l’art. 119 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio), che ha messo in piedi le nuove detrazioni fiscali del 110% (c.d. superbonus). In particolare, con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 è stato inserito il comma 13-ter:

Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9 -bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi“.

Secondo questa disposizione il tecnico che deve presentare il titolo edilizio e asseverare i lavori, e i relativi accertamenti degli sportelli unici per l’edilizia (SUE), dovranno riferirsi esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi stessi.

Resta, comunque, il fatto che almeno sulle parti comuni (stiamo parlando quindi di condomini) la situazione deve essere legittima e lo stato conforme dal punto di vista urbanistico-edilizio. Cosa non da poco, soprattutto se consideriamo gli abusi standard e più frequenti presenti nei condomini: le cosidette “Verande abusive”. E’ bene precisare che la presenza di “Verande abusive” incide sulla conformità delle parti comuni e quindi possono inibire l’accesso al superbonus.

Per sanare l’abuso è necessario un permesso per costruire, ad eccezione della Regione Sicilia, nella quale è sufficiente una relazione di un tecnico abilitato e il pagamento di alcuni oneri; se parliamo invece di verande la cui realizzazione ha comportato la creazione per esempio di nuovi muri sul balcone, l’unica soluzione è la demolizione e il ripristino dello stato legittimo.

Redazione SDPALT

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